Site menu:

Site search

Meta

Articoli recenti

Amici

Consigliati

Partners

Sponsor

Dalla Terna 9 milioni per il territorio, … e la Nostra “SALUTE”?

Terna
Oggi alla Provincia vertice coi sindaci dei centri tirrenici interessati ai lavori
Cavi elettrificati per 105 chilometri, compresa la più lunga condotta sottomarina al mondo: 43 chilometri, e 500 milioni di euro di investimento per creare un impianto in altissima tensione a 380 KV. Una delle più importanti infrastrutture energetiche italiane passerà presto sopra le nostre teste: si tratta dell’elettrodotto che la società Terna si appresta a realizzare fra la Sicilia e la Calabria, con impianti localizzati nella frazione Sorgente del comune di Villafranca Tirrena per la sponda siciliana (qui sarà costruita anche una nuova stazione elettrica) e nel comune di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, per quella calabrese. I tralicci a corrente alternata correranno poi lungo un’area che comprende ben tredici comuni della fascia tirrenica, fino a raggiungere la centrale di S. Filippo del Mela.
L’iter è ormai in fase più che avanzata: già nello scorso mese di giugno si era annunciato l’avvio dei lavori, che dovrebbero durare tre anni. Almeno, è quanto ha annunciato nei mesi scorsi l’amministratore delegato Flavio Cattaneo, con una previsione forse un po’ troppo ottimistica per le “nostre” parti, dove dopo trent’anni ancora non si è stati nemmeno capaci di completare un museo: ne scriviamo sotto. Come dicevamo, comunque, la procedura è quasi conclusa: sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana (edizione del 9 ottobre ‘09) è stato pubblicato il decreto con il quale l’assessorato all’Industria esprime l’intesa sul progetto, previa, ovviamente l’acquisizione di tutti i pareri previsti. Il protocollo d’intesa con le istituzioni messinesi fu invece siglato nel gennaio 2007, primi firmatari l’allora assessore regionale Giovanna Candura e l’allora presidente della Provincia Salvatore Leonardi.
Prima di completare l’iter propedeutico, però, occorre un ultimo, cruciale passaggio: la valutazione delle proposte formulate dalle amministrazioni dei centri interessati per le opere compensative, sulle quali la Terna ha già annunciato uno stanziamento di 9 milioni di euro così ripartiti: S. Filippo del Mela 674.00 euro, Condrò, 176.000, S. Pier Niceto 641.000, Monforte S. Giorgio 282.000, Torregrotta 417.000, Roccavaldina 278.000, Valdina 79.000, Venetico 327.000, Spadafora 400.000, Rometta 334.000, Saponara 1 milione, Villafranca e Pace del Mela, i due centri maggiormente interessati, 2,5 milioni. I restanti 2 milioni verranno invece assegnati alla Provincia regionale. Ma per fare cosa esattamente, e in quali tempi? È la domanda alla quale si dovrà rispondere nel corso dell’incontro convocato per stamane alle 10,30 alla Provincia, presieduto dal presidente Nanni Ricevuto, al quale interverranno i rappresentanti dei soggetti interessati: da un lato la Terna, dall’altro le amministrazioni comunali tirreniche. Tecnicamente, non è coinvolta l’amministrazione comunale messinese, mentre su richiesta della Provincia è stata apportata una modifica al progetto per salvaguardare il sito di interesse comunitario (Sic) Dinnammare-Curcuraci dal passaggio dei tralicci.
Tra le opere compensative, sono previsti interventi di riqualificazione ambientale (riforestazione, sistemazione di strade rurali, recupero di ex cave, sistemazione di boschi, ripristino di piste forestali) o urbana (manutenzione stradale, riqualificazione del centro storico) e compensazioni elettriche (varianti di elettrodotti, varianti in cavo interrato): oggi, appunto, i singoli centri dovranno mettere sul tavolo le rispettive richieste.
«Toccherà alla Provincia – spiega l’assessore all’Industria Pietro Petrella, che ha seguito l’iter e coordinerà l’incontro – sovrintendere alla corretta esecuzione dei lavori, visto che i fondi saranno erogati alle amministrazioni locali solo in base ad una precisa tempistica. Si tratta comunque di un’opera importante, che consentirà di migliorare l’apporto energetico alla Sicilia. Tra l’altro, grazie alla realizzazione della linea in altissima tensione la metà dei tralicci esistenti in alta tensione verrà eliminata, riducendo così l’impatto ambientale».
Inevitabile, però, domandarsi quali conseguenze ambientali avrà una simile opera: come sempre, l’evoluzione tecnologica ha una forte valenza sociale e a tutti è chiara l’importanza di una fornitura elettrica migliore, che ad esempio metta al riparo dai ripetuti black out del passato. D’altro canto, però, le numerose esperienze di attività industriali inquinanti proprio nel nostro comprensorio inducono ad andare cauti e a dare la giusta attenzione alle problematiche ambientali. E sotto questo aspetto alcuni dubbi rimangono: «Nel decreto ministeriale – evidenzia ad esempio l’assessore Petrella – non è ben chiaro a chi competano per la Sicilia i controlli sulle emissioni. E questo non è certo un aspetto da prendere alla leggera». https://besttrackingapps.com/mspy

Write a comment

You need to login to post comments!