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SAN FRATELLO, ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE PER IL RECUPERO DEI BENI

San Fratello
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“Ci scusiamo con gli amici sanfratellani, per non aver pubblicato prima le notizie relative al disastro di San Valentino, Vi saremo vicini, e siamo disponibili fin da subito con il Nostro sito WEB affinchè San Fratello e i suoi cittadini non venga DIMENTICATA.”

A San Fratello prosegue l’opera di supporto alle autorità locali da parte del team del Dipartimento della Protezione Civile per gli interventi e il monitoraggio della frana che ha colpito il paese. I Vigili del Fuoco del locale Comando e della Colonna Mobile Regionale continuano l’assistenza alla popolazione per recupero beni.
Inoltre, stanno contribuendo alla messa in sicurezza di opere d’arte dalla locale Chiesa di S. Nicolò di Bari e al monitoraggio del fronte franoso.

Calabria
Vibo Valentia
Anche ieri, i tecnici del Dipartimento della Protezione Civile e della Commissione Grandi Rischi, coadiuvati dai geologi di Regione, Provincia e Comuni, hanno effettuato i rilievi per accertare i movimenti della frana che ha colpito il Comune di Maierato.
Anche se non si registrano ulteriori cedimenti, è ancora alto il rischio per tutta la zona e quindi rimane valida l’ordinanza di sgombero dell’intero centro abitato.
Intanto, l´ANAS ha disposto dal pomeriggio la riapertura del tratto della A3 in direzione Nord tra gli svincoli di Altilia Grimaldi e Rogliano/ Piano Lago per il solo traffico leggero.

Catanzaro
A Catanzaro, si tiene sotto controllo la frana che ha interessato i quartieri Ianò e S.Elia. Le 40 famiglie evacuate sono ancora ospitate in alberghi o da parenti e amici.
Ancora disagi per la viabilità con la chiusura della strada provinciale Ianò-Magisano che collega il capoluogo con tutta la fascia dei comuni della Pre Sila. Fonte: Nebrodi e Dintorni 20/02/2010

San Fratello, dichiarato lo stato di calamità stanziati i primi fondi destinati agli sfollati
SAN FRATELLO (MESSINA) – La giunta regionale, nel corso di una riunione straordinaria convocata in nottata per affrontare l’emergenza del dissesto idrogeologico di San Fratello, ha deliberato la dichiarazione dello stato di calamità per il comune dei Nebrodi e per gran parte del territorio della provincia di Messina. Lo stesso provvedimento riguarda parte della provincia di Palermo interessata da fenomeni di dissesto.

La giunta ha inoltre deliberato, così come aveva già annunciato il governatore Raffaele Lombardo, che ieri aveva presieduto un vertice nella zona colpita dalla frana, la contestuale richiesta al Consiglio dei ministri dello stato di emergenza in considerazione della rilevanza che ha assunto il dissesto idrogeologico in entrambe le province. Il governo regionale ha anche individuato un finanziamento da dedicare alle prime azioni a favore della popolazione interessata dagli eventi franosi.

A San Fratello intanto è ripreso a piovere, per il momento in maniera leggera, e la temperatura si è abbassata. Le previsioni e l’allerta meteo che prevede temporali in Sicilia preoccupano gli abitanti del paese: temono infiltrazioni d’acqua nella frattura, che potrebbe così riprendere a camminare, trascinandosi altre case. La zona di potenziale pericolo è stata sgomberata due giorni fa con un’ordinanza del sindaco, Salvatore Sidoti Pinto. Sul posto operano forze dell’ordine, protezione civile, regionale e nazionale, e volontari.

San Fratello a parte, lo stato di calamità dichiarato dalla Regione interessa, nel Messinese, i comuni di Tusa, Pettineo, Motta D’affermo, Reitano, Santo Stefano di Camastra, Mistretta, Capizzi, Caronia, Acquedolci, Cesarò, S. Teodoro, S’Agata Militello, Militello Rosmarino, Alcara Li Fusi, Galati Mamertino, Longi, Frazzanò, Mirto, Caprileone, Tortorici, Torrenova, S. Marco D’Alunzio, Santa Domenica Vittoria, Floresta, Ucria, Raccuja, Sinagra, Castell’Umberto, S. Salvatore di Fitalia, Capo D’Orlando, Naso, Gioiosa Marea, Piraino, Patti, Brolo, Sant’Angelo di Brolo, Librizzi, Montalbano Elicona, Ficarra, Tripi, Basicò, Falcone, Montagna Reale, Oliveri, San Piero Patti, Castel di Lucio, Antillo.

In provincia di Palermo, oltre allo stesso capoluogo: Altofonte, Monreale, Villabate, Ficarazzi, Altavilla Milicia, Belmonte Mezzagno, S. Cristina Gela, Piana degli Albanesi, S. Cipirello, S. Giuseppe Jato, Partinico, Balestrate, Trappeto, Cinisi, Capaci, Campofelice di Roccella, Collesano, Termini Imerese, Lascari, Cefalù, Alia, Montemaggiore Belsito, Mezzojuso, Campofelice di Fitalia, Villafrati, Castronovo di Sicilia, Bisacquino, Corleone, San Mauro Castelverde, Pollina, Castelbuono, Sclafani Bagni, Caltavuturo, Polizzi Generosa, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Roccapalumba, Valledolmo e Lercara. Fonte : La Repubblica 16/02/2010

Emergenza San Fratello. 1200 gli sfollati censiti. A giorni l’ordinanza che disporrà assegni di sussistenza per l’affitto di una casa
Continua senza sosta il lavoro tra gli uffici del Coc, dove il “fronte caldo” rimane quello dell’assistenza alla popolazione. Nei prossimi giorni il provvedimento per accelerare la liberazione degli alberghi e lo spostamento in case affittate grazie ad un sostegno economico. Attesi Nania e Formica. A Capo d’Orlando sindaci in protesta.
Nel palazzo Municipale di San Fratello, diventato sede operativa del Coc (Centro operativo comunale) si continua a lavorare senza sosta. Tra il primo e il secondo piano è un continuo via vai di tecnici, vigili del fuoco, uomini della protezione civile, “semplici” cittadini pronti a dare il loro aiuto ai compaesani rimasti senza casa, per cercare di dare una speranza ad una comunità finita, suo malgrado, nell’occhio del ciclone. Questa mattina il cielo sulla vallata del piccolo comune che conta, anzi contava 5000 persone, è coperto, forte è il vento di scirocco che spazza via le strade rimaste deserte e che, almeno per il momento, tiene lontane le nuvole cariche di pioggia.

Si lavora a San Fratello, e lo si fa soprattutto negli uffici organizzati per l’assistenza alla popolazione: «Il morale purtroppo non è al massimo, ma si cerca di fare il possibile. Rispetto ai primi giorni siamo riusciti ad organizzarci decisamente meglio e questo ci permette anche di dare più conforto alle gente che passa da qui per essere “censita”». A parlare Benedetta Scalisi, una delle responsabili dell’ufficio. «Al momento – continua – il numero degli sfollati effettivamente registrati è 1200. Molti però come detto hanno lasciato San Fratello spontaneamente, ecco perché il dato non è definitivo. Tra qualche giorno, d’accordo con la Protezione Civile, verrà emanata l’ordinanza che prevede l’assegnazione di un contributo a tutti coloro per i quali è stato già trovato un appartamento in affitto e che potranno dunque lasciare gli alberghi». Segno quest’ultimo della rapida organizzazione che, nonostante la difficoltà, è stata raggiunta.

Come detto però la maggior parte degli abitanti di San Fratello, fatta eccezione per chi ha trovato ospitalità presso parenti o ha deciso di trasferirsi nella casa di campagna, sono alloggiati in alberghi e residence messi a disposizione dai primissimi giorni per far fronte all’emergenza. Questo l’elenco delle strutture che stanno accogliendo gli sfollati: ad Acquedolci i residences “Thea” e “Geraneo”, gli agriturismi “La finestra sul mare” e “Salmeri”, l’hotel “Sammaria” a Caronia, l’hotel “Pira” a Torrenova, i residences “Milunca” e “Parimar” a Sant’Agata di Militello, il bed&breakfast “Trinakria” sempre a San’Agata, la “Casa di cura San Fratello” e il “Rifugio del Falco” in contrada Muto sempre a San Fratello.

Ma come detto più volte in questi giorni la frana che sta interessando il centro di San Frareau rappresenta solo la punta di un iceberg, un iceberg non però fatto di ghiaccio ma di blocchi terra e massi pronti a staccarsi sotto il peso delle “bombe d’acqua” che in questi mesi hanno devastato i centri dei nebrodi. Un problema, quello del dissesto idrogeologico, che interessa l’intero comprensorio e che in quanto tale non va dimenticato né sottovalutato soprattutto da parte del governo nazionale. Lo hanno chiesto a gran voce questa mattina i sindaci dei nebrodi che si sono dati appuntamento davanti al Cineteatro Rosso di San Secondo sul lungomare Andrea Doria di Capo d’Orlando.

E intanto questa mattina a San Fratello, dopo il vertice tenutosi ieri tra la Regione e il Ministero dell’Ambiente nel corso del quale la Prestigiacomo ha dato garanzie di interventi a breve termine in Sicilia proprio per far fronte al devastante dissesto del territorio, la visita del vicepresidente del Senato Domenico Nania e del vicepresidente dell’Ars Santi Formica. Fonte: Tempo Stretto 19/02/2010

Ancora una frana nel Messinese La gente in fuga da San Fratello
La massa di terreno che va scendendo a valle ha trascinato via alcuni pali della luce
Gli abitanti si stanno trasferendo da amici e parenti in altri paesi vicini
SAN FRATELLO (MESSINA) – San Fratello è ormai un paese fantasma: anche gli abitanti che non sono stati fatti allontanare dalle loro case hanno deciso di lasciare il centro che sorge su una collina che sta franando e sono diretti nei comuni vicini da familiari o amici. Il fronte della frana preoccupa la Protezione civile dopo le 48 di piogge continue. Decine di case si vanno riempiendo di crepe e una larga spaccatura è comparsa anche nella chiesa di san Nicolò. I fedeli hanno portato in piazza la statua del santo e il crocifisso per evitare che vengano distrutti da eventuali crolli e in segno di devozione. In Comune c’è un vertice della Protezione civile. Il rappresentante provinciale Bruno Manfrè ha detto che «la frana è in pieno movimento». La massa di terreno che va scendendo a valle ha trascinato via alcuni pali della luce. Zone del centro sono rimaste al buio.

1500 SGOMBRATI - Il piano degli sgomberi è partito fin dalla mattina di domenica, quando i tecnici del Comune hanno capito che la situazione era grave. Oltre 1500 persone hanno dovuto lasciare la propria abitazione anche per l’ordinanza del sindaco Salvatore Sidoti Pinto che dice: «La situazione è drammatica». «Stiamo vedendo il paese sparire – aggiunge il sindaco – la frana ha coinvolto tutto il versante nord-est di San Fratello, coinvolgendo la parte relativamente più nuova, comprese le scuole elementari e medie. Stiamo qui che guardiamo quello che accade senza potere intervenire per fare qualcosa». Anche chi non ha avuto l’ordine di lasciare la propria abitazione, ha preferito fare i bagagli e rifugiarsi da amici e parenti nei centri vicini. Il ricordo della disastrosa frana che ad ottobre si è abbattuta su Messina facendo 37 morti è ancora vivo. La collina viene giù poco a poco a valle e alle abitazioni viene a mancare il sostengo del terreno. Il fronte della frana è raddoppiato in poche ore raggiungendo i due chilometri. «La situazione è molto allarmante», spiega il responsabile della Protezione Civile provinciale Bruno Manfrè che coordina le operazioni di soccorso. In Municipio è stato organizzato un centro di pronto intervento. Il sindaco ha chiamato a raccolta le associazioni di volontariato e fatto arrivare in paese diverse ambulanze. I sindaci dei comuni dei Nebrodi in un telegramma inviato, tra gli altri, alla presidenze del Consiglio dei ministri e della Regione Siciliana, scrivono che «l’emergenza idrogeologica nel territorio dei Nebrodi in Provincia di Messina continua ad aggravarsi» e «l’incolumità dei cittadini è gravemente minacciata».

MALTEMPO - Ma il Messinese non è l’unica area interessata dal maltempo che sta flagellando tutta la Regione dove nelle ultime 12 ore, in alcune zone, sono caduti oltre 60 millimetri di pioggia. Gravissimi i danni nell’Ennese, dove è stata chiusa la strada statale 117 bis nel tratto che va dallo svincolo autostradale allo svincolo per Leonforte per una frana che ha invaso la carreggiata. Allegamenti in abitazioni e in molte aziende agricole della provincia. E ancora smottamenti nel Trapanese e linee ferroviarie interrotte tra Caltanissetta e Gela, Palermo e Agrigento e Catania e Agrigento. Le Ferrovie dello Stato hanno organizzato autobus sostitutivi.

IL PAESE DI CRAXI - Le zone maggiormente interessate dalla frana si San Fratello sono le contrade Stazzone, dove è danneggiata anche la Chiesa madre, e Riana, ma lo smottamento sta interessando anche il rione Fontananuova. Sono tre le “fila” di case interessate dallo smottamento, tutte di nuova costruzione, e al momento non sono agibili per problemi statici. L’allarme era stato lanciato sabato sera, tanto che il Comune aveva disposto che le abitazioni interessate fossero sgomberate. Gli abitanti della zona si stanno trasferendo da amici e parenti sia in zone più sicure di San Fratello, sia in altri paesi vicini. La zona della frana non è la stessa che nel 1922 provocò lo «scivolamento a mare» di un’ampia parte nord del paese e che portò a a fondare la frazione marinara di Acquedolci, poi diventato paese autonomo. A San Fratello vivono circa 4 mila persone con agricoltura e allevamento. Nel paese sui Nebrodi si parla una lingua e non un dialetto, che è un ibrido di parlata provenzale e lombarda con costrutti neo-latini. È famoso per il cavallo razza San Fratello e per la festa pagana dei Giudei che si svolge il Venerdì Santo. Qui è nato il nonno di Bettino Craxi. Fonte Corriere della Sera 14/02/2010

Lo sciopero dei Nebrodi
FRANE. I cittadini del messinese, guidati da oltre 40 sindaci, invadono le strade di Capo d’Orlando. Chiedono fondi, «non passerelle». E il governo convalida lo stato d’emergenza.

Le saracinesche dei negozi di Capo d’Orlando, ieri, sono rimaste abbassate. È il giorno della protesta, dopo che nelle ultime settimane le frane dei costoni dei monti Nebrodi hanno messo in pericolo il territorio e l’incolumità degli abitanti, culminando nel disastro di San Fratello. I cittadini del messinese hanno abbandonato in massa le loro attività per sfilare in un corteo pacifico ma esasperato, hanno fatto sapere, per «l’inerzia della Provincia, della Regione, dello Stato che, pur conoscendo la condizione di assoluta instabilità del territorio, non hanno provveduto in questi anni alle manutenzioni, al ripristino delle strade e alla messa in sicurezza».

Dalla manifestazione, guidata dagli oltre quaranta sindaci dei paesi colpiti, è nato il “Coordinamento per l’emergenza Nebrodi” che promette di riunirsi nel capoluogo siciliano e poi espugnare la Capitale per chiedere interventi seri e lo stanziamento delle risorse promesse. Al grido “Fondi, non passerelle” un fiume di 3.000 persone ha rivendicato il riconoscimento dello stato di calamità per i gravi dissesti idrogeologici, concesso in pronta risposta da Roma, dove ieri si è svolto il Consiglio dei ministri.

Una doppia proroga, in verità, perché anche sulla sponda continentale la situazione sta sfuggendo di mano: dunque l’emergenza non è finita e si protrarrà «al fine di completare gli interventi di contrasto ai danni da inquinamento di suoli e acque in Sicilia, nonché per le avverse condizioni del gennaio 2009 in Calabria», informa la nota ufficiale di Palazzo Chigi. Intanto le strade sono ancora interrotte, con molti comuni ormai completamente isolati, i collegamenti ferroviari sono depotenziati e le attività di recupero bloccate dal maltempo che non dà tregua.

Anche per questo da Capo d’Orlando è partito il richiamo ad Anas che «non ha fatto la manutenzione di strade e viabilità», alla politica locale «che si fa vedere soltanto sotto elezioni» e alle ferrovie dello Stato che, accusano ancora i manifestanti, «stanno progressivamente riducendo il numero dei treni, perfino dei convogli, che collegano i maggiori centri con Messina e Palermo». «Chiediamo – ha detto ieri Enzo Sindoni, sindaco della cittadina che ha ospitato la mobilitazione – che parte delle tasse che si pagano qui vengano spese in questo territorio perché si possa vivere tranquillamente. Senza dover rischiare la vita per andare al lavoro». Gli ha fatto eco Salvo Messina, sindaco di Brolo, altro fronte duramente colpito dalle frane, che ha invocato «l’attenzione dello Stato che qui non abbiamo mai visto».

Tra i comuni dei due primi cittadini l’unica distanza che resta invalicabile è quella segnata dalla statale 113, interrotta dallo scorso 24 gennaio. Ma, magra consolazione, quel tratto dell’autostrada Messina-Palermo che garantisce i collegamenti da oggi beneficierà dell’esenzione del pedaggio.
Fonte: Terra News 20/02/2010 Zur stärkung der beweiskraft hausarbeit ghostwriter der aussage sollten möglichst offene fragen gestellt werden

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