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Orlando stravince, sindaco per la quarta volta «Bersani e Vendola non hanno capito niente»

L’esponente dell’Idv sfiora il 73%. «Sono la risposta all’antipolitica, con la mia vittoria nasce la terza repubblica»

Poi l’annuncio: «Chiederò un incontro a Monti, serve una svolta sociale»
leoluca orlando

MILANO - Leoluca Orlando come da previsioni della vigilia ha stravinto la sfida per la conquista di Palazzo delle Aquile. Ma non ci saranno feste e nessuna esultanza. È stato lo stesso esponente dell’Italia dei valori ad annunciarlo, in segno di lutto per l’attentato di Brindisi, con i funerali di Melissa Bassi in corso proprio in concomitanza con lo spoglio delle schede, e per il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. «Non c’è motivo di esultare – ha detto il neo sindaco, che va a ricoprire il suo quarto mandato dopo quelli degli anni Ottanta e Novanta -. Il Paese è a lutto per quello che è accaduto». Orlando si ritrova dunque nuovamente con la fascia tricolore alla guida di quella città da cui era iniziata la sua esperienza politica e da cui aveva spiccato il salto verso la politica nazionale. Un ritorno al passato che lui stesso, in campagna elettorale, aveva in qualche modo enfatizzato: «A Palermo serve qualcuno che questa città la sappia governare davvero».

«IO CONTRO L’ANTIPOLITICA» – Sceso in campo contro il candidato ufficiale del centrosinistra, dopo la sconfitta di Rita Borsellino alle primarie, Orlando ha raccolto quasi il 73% dei consensi. Fabrizio Ferrandelli, il suo avversario, non è mai stato veramente in gara e si è fermato al 27%. L’affluenza è stata molto bassa, inferiore al 50% degli aventi diritto, e forse anche questo ha favorito il parlamentare dipietrista. Che ora si dedicherà a tempo pieno al governo della sua città. «Il risultato di Palermo fa nascere la terza Repubblica – ha commentato a caldo Orlando -. La mia candidatura è stata una risposta all’antipolitica, ho fatto una scelta in contrasto con il carrierismo della casta».

L’INCONTRO CON MONTI - Quanto al lavoro per il territorio, il neo sindaco ha annunciato l’intenzione di chiedere un incontro al premier Mario Monti «per chiedergli che intenzioni ha sulla questione sociale a Palermo». «Chiederò a Monti – ha sottolineato – se vuole essere ancora un tecnico senza anima. Se vuole restare ancora prigioniero dell’abbraccio alla Merkel e al sistema perverso che ha distrutto la Grecia, o cambiare. Chiederò un incontro a Monti in ragione del mio consenso per chiedere che intenzioni ha in riferimento della terribile questione sociale che interessa l’Italia e Palermo».

IL CASO LOMBARDO - Orlando è tornato poi ad esprimere dubbi sull’alleanza che sostiene Raffaele Lombardo alla guida della Regione Sicilia. «Sparare su Raffaele Lombardo vuol dire sparare sulla Croce Rossa, solo che sull’ambulanza adesso ci sono Sel ed il Pd – ha commentato il dipietrista -. Il consenso nei miei confronti mette ulteriormento in evidenza la questione etica. Mi auguro che Bersani si dia una regolata, perchè Palermo non sopporta più questa alleanza alla Regione». Poi l’affondo sul leader del Pd ma anche su quello di Sel, Nichi Vendola: «Non hanno capito niente di quello che sta succedendo in Sicilia. Altrimenti non resterebbero così legati alla giunta Lombardo». Harbin essay writing service engineering university german institute of science an

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